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I 10 più famosi cocktail classici italiani

Storia e curiosità di 10 cocktail classici italiani

L’Italia è famosa per la sua cucina ineguagliabile e per le innumerevoli varietà di vini pregiati, ma è nota anche per i suoi paesaggi, che di fronte ad un buon aperitivo sanno regalare emozioni più uniche che rare. Non tutti lo sanno, ma oltre alle eccellenze descritte sopra, alcuni dei cocktail classici pensati per accompagnare l’happy hour oppure da gustare durante una serata con gli amici sono proprio nati in Italia. Ecco una lista dei 10 cocktail classici italiani più popolari al mondo, differenti nella ricetta, ma accomunati dalla bontà, dal calore e dalla semplicità irripetibile dello stile italiano che non delude mai.

Milano Torino

Il Milano Torino è uno dei primissimi cocktail italiani a base di Campari, il primo ad essere stato servito nel famosissimo Caffé Campari in Piazza Duomo a Milano aperto intorno ai primi anni del ‘900 dall’imprenditore di successo Gaspare Campari. Semplice, gustoso e dall’inconfondibile retrogusto bitter, il cocktail classico italiano per eccellenza è composto da soli 2 ingredienti, il primo distillato di origini milanesi e il secondo di origini torinesi, da cui il nome Milano-Torino:

• Campari;
• Vermouth rosso Starlino;
• Fetta di arancia.

Americano

L’Americano è uno dei cocktail italiani da aperitivo più bevuti in assoluto, nato come variante del Milano-Torino, il classico cocktail simbolo della moda italiana dei primi anni ‘20. Il nome Americano è stato pensato per rendere il drink forte e d’impatto ad un mercato molto più vasto di quello nazionale. Questo cocktail definito da molti il padre del Negroni si fa con:

• Bitter Campari;
• Vermouth rosso Cinzano;
• Seltz.

Negroni

A differenza del precedente, il Negroni è un drink da aperitivo che nasce a Firenze. Il diretto discendente dell’Americano degli anni ’20, prende il nome dal suo ideatore, il conte Camillo Negroni. L’aristocratico toscano, in ricordo dei suoi viaggi londinesi, ha suggerito al suo barman di fiducia di sostituire la soda del suo Americano con del gin, ed ecco la magia.

Uno sfizio ha dato vita ad uno dei cocktail classici da aperitivo più bevuti in Italia e all’estero che, senza perdere di gusto, conserva un elevato grado alcolico:

• Bitter rosso;
• Vermouth rosso Berto di Antica Distilleria Quaglia;
• Gin.

Negroni Sbagliato

Si tratta di una variante del Negroni realizzata senza l’utilizzo del gin. Questa, nata per sbaglio negli anni ’70 al bar Basso di Milano, è la quarta grande scoperta in ordine cronologico tra i cocktail classici. Un drink da aperitivo che, sostituendo il gin con lo spumante brut, crea sin da subito stupore e apprezzamento da parte del grande pubblico.

Questo infatti, rispetto al Negroni, risulta più leggero:

• Campari;
• Vermouth Dibaldo rosso “721”;
• Spumante.

Esistono alcune varianti alla ricetta del Negroni Sbagliato che vengono realizzate sostituendo, ad esempio, il gin con il vino rosato (Negroni Rosato ) o la vodka (Negroski). I tratti semplici di queste ricette permettono ai barman, professionisti e non solo, di giocare con gli ingredienti e modificare la ricetta seguendo “istinto” e gusto personale.

Spritz

In tarda serata, quando inizia la golden hour, in gran parte d’Italia l’ora dell’aperitivo si colora di arancione e tra brindisi, chiacchiere all’aperto e stuzzichini sfiziosi, tutti diventano amici con in mano uno Spritz. Questo cocktail, in particolare l’Aperol Spritz, è forse uno dei più conosciuti tra quelli italiani ed ha origini precedenti a quelle del classico Milano Torino. Si ritiene sia nato ai tempi del Regno Lombardo-Veneto (tra il ‘700 e l’’800), dall’antica usanza delle truppe austriache di allungare i vini veneti troppo forti con acqua frizzante.

Nel tempo, a questa formula, è stato aggiunto ulteriore sapore e colore con il bitter (di cui il più famoso è l’Aperol), che può variare in base alla località in cui ci si trova. Ad esempio, a Venezia lo Spritz è realizzato prevalentemente con il Select, ma in generale, gli ingredienti di base sono 3:

• Prosecco;
• Bitter (Select, Aperol, Campari o Cynar);
• Seltz.

In alcune zone del Friuli Venezia Giulia, lo Spritz viene servito “bianco”, rispettando l’originaria ricetta senza bitter.

Se ami anche tu sperimentare, scopri come fare lo spritz e le sue varianti.

Hugo

Il cocktail Hugo è uno dei classici drink italiani, una bomba di freschezza ideale per trovare refrigerio durante i tardi pomeriggi estivi.

Nato in Trentino Alto Adige, come alternativa allo Spritz (forse in una baita di alta montagna), questo cocktail ha una bassa gradazione alcolica ed è composto da:

• Prosecco;
• Sciroppo di fiori di Sambuco;
• Foglie di Menta;
• Ghiaccio

Questo mix di ingredienti dona un sapore ed un profumo leggero, fresco e profumato al drink, che è perfetto da bere in abbinamento ad aperitivi lievitati e cruditè di verdure.

Bellini

Sono origini artistiche, quelle del cocktail Bellini, nato a Venezia nel 1948, in occasione di una mostra in onore del pittore omonimo. Al tempo, Giuseppe Cipriani, proprietario dell’Harry’s Bar della Serenissima venne incaricato di realizzare un cocktail per celebrare la mostra d’arte e cercò di ricreare un drink che richiamasse le tipiche tinte rosa utilizzate dal pittore Giovanni Bellini utilizzando solamente due ingredienti:

• Vino Spumante o Champagne;
• Nettare di pesca bianca.

Il Bellini è stato il primo, di una lunga lista di cocktail classici italiani a base di succo di frutta fresca e Spumante, ognuna delle quali assume denominazioni diverse in base al tipo di frutta impiegato per la realizzazione.

Rossini

Come anticipato sopra, il Rossini è una delle più famose varianti del Bellini e proprio come il primo è dedicato ad un’artista italiano, in questo caso al famoso compositore di musica classica Gioachino Rossini. Si tratta di un cocktail raffinato perfetto per il brunch o da accompagnare ad alcuni dessert al cioccolato ed è composto da:

• Vino Spumante o Champagne;
• Purea di fragole.

Nonostante la ricetta sia molto estiva, data la stagionalità delle fragole, il Rossini è un cocktail classico raffinato che spesso viene proposto come aperitivo o in bottiglia da regalare durante il periodo Natalizio.

Angelo azzurro

Tra i più famosi cocktail classici italiani, l’Angelo Azzurro è sicuramente uno di quelli pensati per l’after dinner, non propriamente adatto per essere accompagnato ai pasti a causa della sua alta gradazione alcolica. Cocktail molto diffuso nei bar negli anni ‘90, oggi non è tra i più richiesti, ma conserva il suo fascino dovuto alla tinta blu che ricorda le acque trasparenti della nostra bella Italia. Il colore blu è dovuto all’aggiunta di Blue Curaçao alla miscela, che è composta in totale da 3 ingredienti:

• Gin;
• Triple Sec;
• Blue Curaçao.

Garibaldi

Questo cocktail è un classico che prende il nome dal celebre condottiero italiano Giuseppe Garibaldi, che nel 1860, partendo dalla Sicilia, iniziò insieme ai suoi uomini la famosissima Spedizione dei Mille, con il fine di unificare l’Italia, obiettivo che venne raggiunto con la proclamazione del Regno d’Italia del 1861. Il drink prende il nome del noto patriota sia per via del colore rossastro che ricorda le giubbe rosse indossate da Garibaldi e dai suoi soldati, sia perché è composto da un mix di due ingredienti che simboleggiano l’unione tra nord e sud Italia:

• Campari;
• Succo d’arancia.

Per completarlo, di solito, viene aggiunta all’ultimo mezza fetta di arancia. Questo cocktail fresco, fruttato e leggero è conosciuto anche come Campari Orange, per via del marchio di bitter utilizzato per la miscela ed è ideale sia per l’aperitivo sia come sfizio da bere dopo cena.

Nati da ricette simili oppure totalmente diverse, questi 10 cocktail classici italiani hanno conquistato il marchio Made in Italy per eccellenza e riescono a conquistare ancora oggi, i palati dei bevitori di tutto il mondo.